Salari 2021: la SSIC difende le imprese e i posti di lavoro

Mercoledì 23 settembre 2020 si è tenuta la seconda delle tre sessioni negoziali sui salari 2021 tra la SSIC e i sindacati. Per la SSIC l’obiettivo dell’intero settore deve essere quello di preservare posti di lavoro in un momento estremamente difficile caratterizzato da cali del fatturato a causa dell’emergenza COVID-19. I sindacati sono stati esortati a impegnarsi affinché nelle fasi successive della pandemia sia possibile garantire una prosecuzione dei lavori sui cantieri senza restrizioni e possibilmente flessibile e a rinunciare a continue richieste di aumenti generalizzati dei salari. 
 
La SSIC ha espresso chiaramente che nella situazione attuale non esiste alcuna possibilità che l’Assemblea dei delegati della SSIC accetti un aumento generalizzato dei salari per il 2021. La maggiore priorità della SSIC è quella di preservare posti di lavoro: un obiettivo non facile vista l’attuale situazione. Dall’andamento futuro del settore edilizio dipenderà invece il mantenimento dell’attuale livello salariale parallelamente al raggiungimento di questo importante obiettivo.  
 
Per il 2020 la SSIC stima un calo del fatturato superiore al 5 percento. Al contempo i prezzi al consumo si ridurranno probabilmente dello 0,9 percento entro la fine del 2021, con un conseguente aumento del potere d’acquisto dei lavoratori, che negli ultimi due anni hanno ricevuto cospicui aumenti del salario pari a 80 franchi al mese. Il settore principale delle opere edili è caratterizzato da un’aspra concorrenza. Negli ultimi anni gli aumenti della produttività si sono in larga parte tradotti in aumenti salariali per i lavoratori. 
 
In questa situazione il settore principale delle opere edili potrebbe vedersi obbligato a correggere verso il basso su tutto il territorio i salari minimi e i salari effettivi. La delegazione negoziale della SSIC ha espresso queste argomentazioni, invitando i sindacati a elaborare insieme proposte in questa direzione. Tuttavia questo invito è stato fermamente respinto dai sindacati. Anzi questi ultimi hanno ripetuto la richiesta di un aumento generalizzato dei salari. Nella seconda sessione negoziale i sindacati hanno richiesto nel concreto un aumento generalizzato dei salari di CHF 60.- al mese per il personale aderente al CNM, più pause retribuite e un franco in più per le indennità per il pranzo. 

Circa l'autore

pic

Matthias Engel

Portavoce/Collaboratore scientifico politica

[email protected]

Condividi questo articolo